Le birre bianche, dette comunemente Weisse anche in Italia, sono tutte le birre prodotte con uno stile ad alta fermentazione, miscelando due cereali, orzo e frumento.
Le birre bianche sono prodotte principalmente in Germania e in Belgio, tuttavia gli stili di queste due nazioni presentano alcune differenze. Vediamoli insieme.
Birre Bianche: lo stile tedesco
Le classiche birre bianche tedesche provengono dalla Baviera e si caratterizzano per i seguenti aspetti:
- sono birre chiare o al massimo ambrate;
- hanno un aroma fruttato, un gusto dolce e non luppolato;
- sono prodotte con una percentuale variabile di frumento unita al malto d’orzo.
Lo stile Weizen è l’unico, in Germania, in cui si permette un’eccezione alla Legge di Purezza, la Reinheitsgebot, istituita nel 1988, secondo cui qualsiasi birra deve sempre essere prodotta solo con malto d’orzo.
Nelle birre bianche tedesche si può utilizzare una miscela di grandi duri non maltati, lasciando la libertà decisionale alla casa produttrice. E’ chiaro che bisogna ricordare che più frumento si aggiunge, più il gusto della birra sarà acidulo e aspro.
Tipologie birre bianche tedesche
All’interno della categoria Weizen vi sono diversi tipi di birre bianche tedesche, come:
- Berliner Weisse, tipica di Berlino, ha il 3% alcolici o meno. Presenta un gusto fruttato e dissetante ed è miscelata con sciroppi di frutta all’ananas, alla mela, alla banana oppure servita insieme al succo di frutta per attenuarne l’acidità;
- Dunkelweisse, fatta con malti scuri, ha un’aroma deciso e maggiore struttura;
- Weizenbock, più scura e alcolica, prodotta con la tecnica bock tipica del Nord della Germania;
- Hefeweizen, prodotta con lo stile ad alta fermentazione dove i lieviti rimangono in superficie. Vengono chiamate solo Weizen o Weisse;
- Gose, tipica della città di Lipsia, è ottenuta aggiungendo fermenti lattici durante la fermentazione e aromatizzata con coriandolo e sale;
- Kristallweisse, birra bianca che subisce un processo di filtrazione, quindi ha un aspetto più cristallino. Viene servita con una fettina di limone o con riso.
Tre le birre bianche tedesche note in tutto il mondo si ricordano: la Franziskaner, la Augustiner, la Weihenstephaner e la Hacker-Pschorr.
Birre Bianche: lo stile belga
Lo stile belga viene chiamato Blanche o Wit (bianco in francese o in fiammingo) e si differenzia da quello tedesco per diversi aspetti:
- la legge belga prevede che la birra bianca contenga almeno un 50% di frumento non maltato (mentre la legge tedesca non specifica la percentuale);
- possono essere usati altri cerali come l’avena (in Germania qualsiasi altro cereale è vietato);
- il gusto speziato è dato dall’aggiunta di spezie, quali il coriandolo e la buccia d’arancia (mentre il gusto fruttato delle Weizen si deve a un particolare tipo di lieviti);
- prevedono una rifermentazione in bottiglia (assente nelle Weisse tedesche).
La birra bianca belga è una birra di frumento dal colore tipico lattiginoso, dall’aspetto torbido, dalla gradazione alcolica intorno ai 5% e dal gusto acidulo, rinfrescante, fruttato e speziato.
Il luppolo è quasi assente, in quanto, seguendo la ricetta tradizionale, al suo posto viene impiegato il gruut, un insieme di spezie che comprendono arancia, arancia amara, coriandolo e luppolo.
Tra le birre bianche belghe più famose si citano la Blanche de Namur, la Troublette e la Blanche des Honnelles.